Ti capita di mangiare qualcosa di sano e sentirti subito gonfia, stanca, irritata, confusa?
Hai già tolto glutine, latticini, legumi, zuccheri, frutta secca… Quando mangi al ristorante ogni piatto delo menu presenta almeno un ingrediente che ti fa stare male, e più vai avanti più aumenta la frustrazione. I tuoi sintomi non migliorano, anzi. Senti che ogni cibo può essere un potenziale nemico, e ti ritrovi a mangiare sempre le stesse tre cose per paura.
Se ti riconosci in questa condizione, sappi che non sei sola. E soprattutto, non sei sbagliata.
Questa condizione ha un nome: ipersensibilità alimentare multipla. E non si risolve togliendo altri alimenti, ma comprendendo perché il tuo corpo sta reagendo così.
Il nostro intestino è progettato per tollerare una grande varietà di alimenti. Quando la barriera mucosa è integra e il microbiota è in equilibrio, il sistema immunitario riesce a distinguere ciò che è pericoloso (virus, batteri patogeni) da ciò che è innocuo (gli alimenti).
Ma quando questa tolleranza orale si rompe, il corpo inizia a reagire in modo eccessivo anche a cibi che non dovrebbero rappresentare una minaccia.
Le cause principali sono:
Il risultato? Il corpo si difende da tutto… Anche da ciò che hai sempre mangiato e che non ti ha mai dato fastidio.
Molte persone iniziano a eliminare alimenti “sospetti”, e inizialmente sembrano avere un piccolo miglioramento.
Ma poi peggiorano.
Di nuovo.
Sai perché?
Perché più restringi la dieta, più indebolisci il tuo intestino e rischi di creare una Disbiosi Carenziale.
La diversità alimentare è ciò che nutre il microbiota, e togliere tutto può diventare una trappola: meno alimenti = meno batteri buoni = più spazio di crescita per i patogeni = disbiosi = più reazioni agli alimenti.
Questo ti dice che non è il cibo il problema.
È l’ambiente intestinale che va ricostruito.
Oggi queste sensibilità alimentari multiple sono in aumento, soprattutto fra i più giovani (mentre i nonni digeriscono anche le pietre, ci hai fatto caso?)
Ma perché? Le cause possono essere racchiuse in diversi punti:
Cambiamenti nello stile di vita: sedentarietà, stress cronico, mancanza di sonno, eccesso di luci blu, alterazioni del ritmo circadiano.
Alimentazione moderna ricca di zuccheri (biscotti, cereali per la prima colazione, brioche), additivi, conservanti, glutine e latticini di scarsa qualità. Un’alimentazione povera di fibre naturali e di cibo vero.
Antibiotici e farmaci: utili in fase acuta, ma capaci di alterare profondamente il microbiota, soprattutto per l’abuso che se ne fa per un semplice mal di testa o un raffreddore.
L’inquinamento ambientale, gli interferenti endocrini e il contatto con metalli pesanti sono fattori predisponenti.
Il nostro intestino, che è la prima barriera di difesa, si trova costantemente sotto pressione. E così, quando crolla, anche la relazione con il cibo si spezza e il corpo inizia a mandare segnali d’allarme con l’unico linguaggio che conosce: intolleranze, ipersensibilità, sfoghi cutanei, emicranie, dolri muscolari e articolari.
Quando nei nostri percorsi entra una persona con sensibilità multiple, il primo obiettivo diventa capire e lavorare sulla base.
Solo così possiamo costruire un percorso che non sia fatto di privazioni, ma di ricostruzione della tolleranza.
La cosa importante da capire, è che non puoi fare tutto da sola. Perché nulla si risolve con un test per le intolleranze, soprattutto se queste ultime aumentano o cambiano di anno in anno.
Nei nostri percorsi proprio per questo offriamo un accompagnamento profondo e quotidiano, fatto di:
Il tuo corpo può tornare a riconoscere il cibo come nutrimento.
Può ricostruire una barriera intestinale forte, un microbiota in equilibrio, un sistema nervoso che non si attiva a ogni pasto.
Il percorso non è veloce, ma è possibile. E soprattutto, non sei costretta a vivere a dieta per sempre.
Se ti senti prigioniera delle tue reazioni alimentari, possiamo iniziare con una consulenza gratuita. È il primo passo per rimettere ordine, chiarezza e fiducia nel rapporto con il cibo.
Le informazioni sulle diete sono fornite dalla dott.ssa Jessica Inserra. Prima di adottare qualsiasi dieta, consultare il proprio professionista di fiducia.
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