Gonfiore o distensione addominale?

Capire la differenza è il primo passo per ritrovare leggerezza

Il gonfiore addominale è uno dei sintomi più comuni tra le persone che soffrono di disturbi intestinali funzionali. Ma c’è una verità che spesso viene trascurata: quello che chiamiamo genericamente “gonfiore” può essere in realtà due fenomeni molto diversi tra loro.

 

Gonfiore addominale: una questione di percezione

Il gonfiore soggettivo è una sensazione interna. Una percezione di tensione, pressione, pesantezza che non necessariamente coincide con un aumento visibile del volume dell’addome. In altre parole, ci si sente gonfi anche quando la pancia sembra normale a chi guarda da fuori.

Si tratta di una condizione molto comune nei disturbi gastrointestinali funzionali, e spesso è legata a una maggiore sensibilità del sistema nervoso enterico (il nostro “secondo cervello”).

Cause

  • fermentazioni anomale nel tenue o nel colon, come in caso di disbiosi o SIBO;

  • rallentamento della motilità intestinale;

  • ipersensibilità viscerale, cioè un intestino che percepisce in modo amplificato stimoli normali;

  • ansia, stress, iperattivazione del sistema simpatico;

  • intolleranze alimentari funzionali (FODMAP, lattosio, sensibilità al glutine non celiaca, nichel e istamina).

In questi casi, non è tanto il gas a essere in eccesso, quanto il modo in cui il cervello lo percepisce. Un piccolo volume di aria può sembrare una grande pressione, se l’intestino è ipersensibile.

 

Distensione addominale: quando il volume cambia davvero

La distensione addominale, invece, è un aumento oggettivo del volume dell’addome. Lo si vede, lo si misura. A volte è così evidente da rendere difficile indossare pantaloni o abiti stretti, soprattutto alla sera!


Cause
  • accumulo eccessivo di gas nel lume intestinale;

  • alterata motilità (intestino lento, transito rallentato);

  • postura scorretta o disfunzione diaframmatica;

  • ipotonia dei muscoli addominali o alterazioni del pavimento pelvico;

  • ritenzione idrica o squilibri ormonali;

  • nei casi più gravi, prolassi viscerali o squilibri pressori intra-addominali.

 

La distensione può non essere percepita come dolorosa, ma crea un forte disagio fisico ed estetico. È spesso presente in IBS, costipazione cronica, e disbiosi.

 
Gonfiore e distensione non sempre coesistono

Gonfiore e distensione sono due entità diverse e non è raro che uno prevalga sull’altro.

  • Solo gonfiore soggettivo: il paziente si sente gonfio, ma non c’è un cambiamento visibile dell’addome.

  • Solo distensione visibile: la pancia si espande, ma non viene percepita come fastidiosa.

Questa distinzione è fondamentale per la scelta terapeutica.

 

Ad esempio… 

Chi soffre prevalentemente di gonfiore soggettivo trarrà beneficio da strategie che calmano il sistema nervoso enterico, come tecniche di rilassamento, miglioramento del tono vagale e regolazione del ritmo intestinale.

Chi, invece, ha distensione oggettiva avrà invece bisogno di lavorare sulla digestione, ridurre fermentazioni, migliorare la motilità intestinale e rinforzare la muscolatura addominale

 

Strategie 

Se prevale il gonfiore
  • Segui una dieta a basso contenuto di FODMAP sotto guida professionale

  • Mangia lentamente e con attenzione, evitando pasti abbondanti o disordinati;

  • Pratica esercizi per stimolare il nervo vago (respiro diaframmatico, bagni caldi, rilassamento);

  • Valuta l’utilizzo di tisane carminative (finocchio, menta, melissa);


Se prevale la distensione

  • Evita pasti molto voluminosi e fermentabili;
  • Fai attività fisica regolare, in particolare esercizi di respirazione e core stability;
  • Lavora su postura e tono muscolare dell’addome;
  • Valuta la presenza di SIBO, disbiosi o intolleranze;
  • Supporta fegato e cistifellea con alimenti e fitoterapici adeguati (carciofo, cardo mariano)
 

In alcuni casi, il gonfiore può nascondere cause organiche più gravi. Consulta un medico se noti:

  • perdita di peso ingiustificata;

  • dolore che ti sveglia di notte;

  • sangue nelle feci;

  • febbre o vomito persistente;

  • sintomi in peggioramento progressivo.


Ascolta il tuo corpo.
Qual è il momento in cui compare il sintomo?
È visibile o solo percepito?
Ci sono fattori scatenanti evidenti?

Rispondere a queste domande ti aiuterà ad affrontare il problema con maggiore consapevolezza, e — con l’aiuto di un professionista — a ritrovare finalmente leggerezza e serenità.

Le informazioni sulle diete sono fornite dalla dott.ssa Jessica Inserra. Prima di adottare qualsiasi dieta, consultare il proprio professionista di fiducia.

Copyright © 2023 Dott.ssa Jessica Inserra
Powered with ❤️ by SocialDev