Dieta Chetogenica

La dieta chetogenica (o dieta keto) si basa su un principio chiave: indurre uno stato metabolico noto come “chetosi“. questo stato comporta un cambiamento significativo nella fonte di energia principale del corpo. invece di utilizzare i carboidrati come principale fonte di energia, il corpo inizia a bruciare i grassi in modo più efficiente per produrre chetoni, molecole utilizzate come combustibile. ecco come funziona il processo:
  • Riduzione dei carboidrati
    La dieta keto impone una drastica riduzione dell’apporto di carboidrati, solitamente a meno del 5-10% delle calorie giornaliere totali. ciò significa eliminare o limitare fortemente cibi come pane, pasta, riso, zucchero e molti tipi di frutta.

  • Aumento dell’assunzione di grassi
    Per compensare la riduzione dei carboidrati, la dieta keto richiede un aumento significativo dell’assunzione di grassi. i grassi costituiranno solitamente il 70-75% delle calorie totali consumate.

  • Entrare in chetosi
    Riducendo l’apporto di carboidrati e aumentando l’assunzione di grassi, il corpo inizia a esaurire le riserve di glicogeno (forma di carboidrati immagazzinata nei muscoli e nel fegato). quando il glicogeno viene esaurito, il corpo passa a bruciare i grassi e produce chetoni.

  • Utilizzo dei chetoni come fonte di energia
    Una volta che il corpo è in stato di chetosi, inizia a utilizzare i chetoni come fonte principale di energia per il cervello e il corpo, al posto dei carboidrati. questo processo di utilizzo dei grassi per produrre chetoni

Cosa si può e cosa non si può mangiare

La dieta chetogenica impone restrizioni alimentari specifiche per raggiungere e mantenere lo stato di chetosi. 

Alimenti consentiti 

  • Carne:
    Carne di manzo, maiale, agnello, pollo e tacchino senza pelle sono buone fonti di proteine.
  • Pesce:
    Pesce grasso come salmone, sgombro e sardine fornisce grassi omega-3 benefici.
  • Uova:
    Le uova sono una fonte eccellente di proteine e grassi.
  • Latticini grassi:
    Formaggi a pasta dura, burro e panna sono ammessi in moderazione.
  • Oli e grassi sani:
    Olio extravergine di oliva, olio di cocco, avocado e ghee forniscono grassi sani.
  • Verdure a basso contenuto di carboidrati:
    Spinaci, cavolo, cavolfiore, broccoli e zucchine sono scelte popolari.
  • Noci e semi:
    Mandorle, noci, semi di lino e semi di chia sono spesso inclusi nella dieta.
  • Frutti di mare:
    Gamberetti, cozze, calamari e altri frutti di mare sono opzioni a basso contenuto di carboidrati.

Alimenti da evitare o limitare:

  • Zuccheri e dolci:
    Zuccheri aggiunti, dolciumi e bevande zuccherate sono severamente vietati.
  • Grani:
    Pane, pasta, riso e cereali sono ricchi di carboidrati e dovrebbero essere evitati.
  • Legumi:
    Fagioli, lenticchie e piselli contengono carboidrati e dovrebbero essere limitati.
  • Frutta ad alto contenuto di zuccheri:
    Banane, uva e altri frutti ricchi di zuccheri devono essere consumati con moderazione.
  • Alcol:
    Bevande alcoliche contengono carboidrati e possono interrompere la chetosi.
  • Alimenti processati:
    Cibi trasformati, cibi pronti e snack confezionati spesso contengono zuccheri nascosti e additivi indesiderati.
  • Cibi ricchi di amido:
    Patate, mais e altri alimenti ad alto contenuto di amido sono ad alto contenuto di carboidrati.
  • Frutta secca zuccherata:
    Frutta secca con zuccheri aggiunti dovrebbe essere evitata.


Benefici della dieta chetogenica

La dieta chetogenica è associata a diversi benefici per la salute, che vanno oltre la semplice perdita di peso. Ecco alcuni dei vantaggi più comuni riportati dagli individui che seguono questa dieta:

  1. Perdita di peso:
    La dieta chetogenica è nota per la sua efficacia nella promozione della perdita di peso. La riduzione dell’apporto di carboidrati e l’entrata in chetosi aiutano a bruciare i grassi in modo efficiente e a ridurre l’appetito.
  2. Controllo dell’appetito:
    I cibi ricchi di grassi e proteine nella dieta chetogenica tendono a fornire una maggiore sazietà, il che aiuta a controllare l’appetito e a ridurre gli spuntini eccessivi.
  3. Miglioramento della salute metabolica: 
    La dieta keto può migliorare la sensibilità all’insulina e aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, rendendola utile per le persone con diabete di tipo 2 o prediabete.
  4. Aumento dell’energia:
    Molte persone segnalano un aumento dell’energia e una maggiore chiarezza mentale mentre seguono una dieta chetogenica.
  5. Riduzione dei trigliceridi:
    La dieta keto può contribuire a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, migliorando la salute cardiaca.
  6. Possibili benefici per la salute mentale:
    Alcuni studi suggeriscono che la dieta chetogenica potrebbe avere benefici potenziali nella gestione di alcune condizioni neurologiche, come l’epilessia e il disturbo bipolare.
  7. Controllo dell’infiammazione:
    La dieta keto può ridurre l’infiammazione nel corpo, il che può essere benefico per alcune condizioni croniche.
  8. Perdita di grasso viscerale:
    La dieta chetogenica può contribuire a ridurre il grasso viscerale, che è associato a rischi per la salute come malattie cardiache e diabete.
  9. Benefici per la salute intestinale: 
    La dieta chetogenica può favorire un ambiente intestinale più sano, contribuendo alla riduzione di infiammazioni nell’intestino e supportando la flora batterica benefica.

È importante notare che gli effetti della dieta chetogenica possono variare da persona a persona, e alcuni individui potrebbero sperimentare effetti collaterali temporanei noti come “sintomi di cheto” mentre il corpo si adatta a questa dieta. Prima di iniziare la dieta chetogenica, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute per valutare se è appropriata per te e ricevere una guida personalizzata.


Potenziali rischi e controindicazioni della dieta chetogenica

Nonostante i molti benefici associati alla dieta chetogenica, è importante essere consapevoli dei potenziali rischi e delle controindicazioni.
Questi includono:

  1. Sintomi iniziali di chetosi:
    Quando si inizia la dieta chetogenica, è comune sperimentare sintomi noti come “sintomi di keto” o “influenza keto”. Questi possono includere stanchezza, mal di testa, nausea, vertigini e irritabilità. Tuttavia, solitamente scompaiono entro una settimana o due.
  2. Mancanza di nutrienti:
    La dieta chetogenica può portare a una carenza di alcuni nutrienti essenziali, come fibre, vitamine (come la vitamina C) e minerali (come il potassio e il magnesio). È importante pianificare i pasti con attenzione per garantire un adeguato apporto di questi nutrienti attraverso fonti consentite.
  3. Costanza e impegno:
    Mantenere la chetosi richiede una rigorosa limitazione dei carboidrati, il che può essere impegnativo e richiedere costanza nel tempo.
  4. Possibili effetti collaterali a lungo termine:
    Alcuni studi suggeriscono che una dieta chetogenica a lungo termine potrebbe aumentare il rischio di calcoli renali, osteoporosi e disturbi lipidici. Tuttavia, questi risultati sono ancora oggetto di ricerca.
  5. Non adatta per tutti:
    La dieta chetogenica potrebbe non essere adatta a tutti. Le persone con determinate condizioni mediche, come la pancreatite, la malattia epatica avanzata o i disturbi del metabolismo dei grassi, dovrebbero evitare questa dieta. Inoltre, le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero essere particolarmente caute e consultare un professionista della salute.
  6. Effetto yo-yo:
    Come molte diete, la dieta chetogenica potrebbe portare a un effetto yo-yo se le abitudini alimentari ritornano alla normalità. È importante pianificare una transizione graduale a una dieta bilanciata dopo aver raggiunto i tuoi obiettivi.

Cosa fare per intraprendere una dieta chetogenica?

Prima di intraprendere la dieta chetogenica, è fondamentale consultare un professionista della salute, specialmente se hai condizioni mediche preesistenti o sei preoccupato per possibili rischi. Una pianificazione attenta e il monitoraggio dei progressi possono contribuire a massimizzare i benefici della dieta chetogenica e ridurre al minimo i potenziali rischi.

La dieta chetogenica è un approccio alimentare che richiede una pianificazione e un impegno attenti per ottenere risultati positivi. Seguire con successo questa dieta implica una serie di passaggi importanti.

Innanzitutto, la pianificazione dei pasti è fondamentale. È importante creare un piano alimentare dettagliato che includa pasti principali e spuntini. Questo ti aiuterà a mantenere il controllo delle quantità e dei macronutrienti, assicurando che stai raggiungendo i tuoi obiettivi nutrizionali.

Un aspetto cruciale della dieta chetogenica è il monitoraggio dell’apporto di carboidrati. Devi tenere sotto controllo la quantità di carboidrati che consumi e cercare di mantenerli al di sotto del limite consentito, solitamente tra 20 e 50 grammi di carboidrati netti al giorno.

La scelta degli alimenti è altrettanto importante. Dovresti concentrarti su alimenti di alta qualità che rientrano nella lista degli alimenti consentiti. Questi includono carni magre, pesce, uova, verdure a basso contenuto di carboidrati, noci e oli sani. Imparare a leggere le etichette degli alimenti è essenziale per individuare zuccheri nascosti e carboidrati non dichiarati. Alcune persone trovano utile monitorare i livelli di chetoni nell’urina o nel sangue per verificare se sono in chetosi. Questo può aiutarti a valutare il tuo progresso sulla dieta.

L’idratazione è un altro aspetto da considerare. Assicurati di bere abbastanza acqua per mantenere l’idratazione, poiché la dieta chetogenica può aumentare la perdita di liquidi e dei livelli di elettroliti. Potresti dover aumentare il consumo di sale o considerare l’assunzione di integratori di potassio e magnesio.

Se stai facendo la transizione dalla tua dieta precedente alla dieta chetogenica, considera una riduzione graduale dei carboidrati per evitare i sintomi iniziali di chetosi, noti come “sintomi di keto”.

Non dimenticare l’importanza dell’esercizio fisico. L’attività fisica regolare può aumentare i benefici della dieta chetogenica. Pertanto, considera di includere un programma di allenamento adeguato nel tuo stile di vita.

Infine, pianifica come manterrai la dieta a lungo termine. La sostenibilità è fondamentale per il successo a lungo termine. Trova un equilibrio tra la dieta e il tuo stile di vita che sia gestibile e realistico.

  • È normale sentire più fame quando si consumano carboidrati?
    Sì, i carboidrati possono aumentare il senso di fame e renderlo difficile da controllare. Questo accade perché i carboidrati causano picchi di insulina che, una volta esauriti, lasciano un forte desiderio di altro cibo. Questo è importante da considerare quando si mira alla perdita di peso o al mantenimento del peso attuale.
  • È normale avere mal di testa all’inizio della dieta chetogenica?
    È comune sperimentare un moderato o forte mal di testa nei primi giorni di dieta chetogenica. Si può assumere un analgesico se il dolore è troppo forte. È importante assumere tutti gli integratori raccomandati e, se il mal di testa persiste, è consigliabile contattare il proprio nutrizionista.
  • È normale provare più fame nei primi giorni della dieta chetogenica?
    Durante i primi giorni di dieta chetogenica, è normale avvertire più fame del solito. Il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi al nuovo “carburante” e per entrare in stato di chetosi. Generalmente, dopo i primi 4-5 giorni, il senso di fame diminuirà. Se ciò non accade, è opportuno consultare il proprio nutrizionista per eventuali modifiche al piano alimentare.
  • Perché è importante evitare i carboidrati nella dieta chetogenica?
    Evitare i carboidrati è cruciale nella dieta chetogenica per mantenere lo stato di chetosi. L’organismo utilizza i grassi come fonte di energia invece dei carboidrati. Consumando carboidrati, che vengono rapidamente trasformati in zuccheri, si interrompe la chetosi, compromettendo gli sforzi intrapresi e mantenendo i grassi immagazzinati nel corpo.


Le informazioni sulle diete sono fornite dalla dott.ssa Jessica Inserra. Prima di adottare qualsiasi dieta, consultare il proprio professionista di fiducia.

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