La Dieta SNAS (Sindrome da Sensibilità al Nichel Alimentare) è fondamentale per individui con allergia al nichel, dove l’obiettivo è ridurre l’assunzione di cibi che contengono o rilasciano nichel, un metallo presente in molti alimenti e oggetti quotidiani.
Prima di addentrarci a parlare in maniera dettagliata della dieta a basso contenuto di nichel dobbiamo capire: quando è realmente necessaria?
Per fare questo dobbiamo parlare della differenza tra Allergia al Nichel e SNAS
Cos’è il nichel e perché si accumula nell’organismo
Il nichel è un metallo presente naturalmente nell’ambiente, in vari alimenti, nell’acqua e in numerosi prodotti di uso quotidiano. Sebbene in piccole quantità sia un elemento normalmente tollerato dall’organismo umano, in alcuni individui può accumularsi e causare reazioni allergiche o di sensibilità.
Natura e uso del nichel:
- Il nichel è ampiamente utilizzato in leghe metalliche, gioielli, monete, utensili da cucina, elettrodomestici, e anche in alcuni dispositivi medici.
- Può essere presente in alcuni alimenti a causa del suolo e dell’acqua in cui vengono coltivati, e può anche essere rilasciato da pentole e padelle durante la cottura.
Motivi dell’accumulo nel corpo:
- L’esposizione regolare e prolungata al nichel, sia attraverso il contatto cutaneo sia attraverso l’ingestione, può portare ad un accumulo nel corpo.
- Alcune persone hanno una soglia più bassa di tolleranza al nichel, il che significa che anche piccole quantità possono scatenare reazioni allergiche.
- Una dieta ricca di alimenti contenenti nichel può contribuire all’accumulo nel corpo, soprattutto in soggetti con una predisposizione alla sensibilità al nichel.
Impatto sull’organismo:
- L’allergia al nichel può causare dermatite da contatto, prurito, arrossamento e, in casi più gravi, può scatenare reazioni sistemiche.
- Un accumulo eccessivo di nichel può influenzare il benessere generale, portando a stanchezza, disturbi digestivi e altri sintomi.
Allergia al Nichel:
L’allergia al nichel è una reazione allergica comune che si verifica in seguito al contatto con oggetti contenenti nichel. Questa forma di allergia si manifesta principalmente attraverso reazioni cutanee come dermatite da contatto, prurito e arrossamento della pelle. Si verifica tipicamente in aree della pelle che vengono in contatto diretto con gioielli, bottoni, fibbie, e altri oggetti metallici che rilasciano nichel.
Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS):
La SNAS è una condizione più complessa e meno comune. Si tratta di una reazione sistemica che va oltre le reazioni cutanee localizzate. La SNAS può manifestarsi attraverso una varietà di sintomi che possono includere disturbi gastrointestinali, eruzioni cutanee, stanchezza cronica, cefalea, e sintomi simil-influenzali. La SNAS è causata dall’ingestione di cibi contenenti nichel e non solo dal contatto cutaneo. Di conseguenza, la gestione della SNAS richiede spesso modifiche alla dieta per ridurre l’assunzione di cibi ad alto contenuto di nichel.
Gestione e trattamento
Mentre l’allergia al nichel può essere generalmente gestita evitando il contatto diretto con il nichel, la SNAS richiede un approccio più olistico che include modifiche dietetiche e, talvolta, interventi medici. In entrambi i casi, la consapevolezza e l’identificazione dei prodotti che contengono nichel sono essenziali per il controllo dei sintomi.
La comprensione delle differenze tra allergia al nichel e SNAS è fondamentale per una diagnosi accurata e un trattamento efficace. Mentre l’allergia al nichel è principalmente una reazione cutanea, la SNAS implica una risposta sistemica che richiede una gestione più attenta e complessa.
Necessità della dieta Low Nichel
La dieta a basso contenuto di nichel è cruciale per le persone con allergia al nichel. Questa allergia si manifesta quando la quantità di nichel nel corpo supera una soglia individuale, comportandosi come un’allergia da accumulo.
Per ridurre i sintomi, è necessario abbassare il livello corporeo di nichel.
Principi base della dieta
- Evitare cibi ad alto contenuto di nichel che includono cereali integrali, alcuni tipi di frutta e verdura, legumi, frutta a guscio, e alcuni tipi di pesce.
- Attenzione agli utensili da cucina e agli imballaggi, come utensili nichelati, pentole in acciaio inox, e cibi conservati in lattine possono aumentare il contenuto di nichel nei cibi.
- Non bere l’acqua che rimane nel rubinetto durante la notte, poiché può raccogliere nichel dai tubi.
Come funziona la dieta:
La dieta low nichel si concentra sull’eliminazione o sulla riduzione dei cibi ad alto contenuto di nichel per un periodo iniziale, seguito da una reintroduzione graduale. Non è una dieta da seguire a vita, ma serve per un periodo iniziale di detossificazione ed è essenziale conoscere quali alimenti evitare e quali includere.
Alimenti consigliati nella dieta low nichel:
- Cereali raffinati come riso bianco e pasta di grano raffinata.
- Verdure come barbabietola, bietola a costa, cetrioli, erbette, finocchi, iceberg, indivia belga, lattughino, melanzane, patata, peperoni, radicchio, scalogno, scarola liscia e riccia, valeriana, valerianella, zenzero, zucca, zucchine.
- Frutta come agrumi, anguria, banane, kaki, mela, mela cotogna, melograno, melone, pesche.
- Carne come anatra, agnello, cavallo, coniglio, gallina, maiale, manzo, pollo, tacchino, vitello, bresaola, prosciutto crudo di Parma, San Daniele, prosciutto crudo senza aromi e conservanti.
- Pesce, tra cui branzino, cernia, coda di rospo, dentice, merluzzo, nasello, orata, pagello, pesce spada, rana pescatrice, ricciola, tonno, salmone selvatico, sgombro, spigola.
- Latticini come fiocchi di latte, formaggi a pasta molle, freschi, stagionati, spalmabili, mascarpone, panna, yogurt, kefir.
- Olio extravergine di oliva.
Alimenti da evitare nella dieta low nichel:
- Cereali integrali e derivati quali mais, avena, tutte le farine integrali, crusca di cereali, grano saraceno, bulgur, farro, miglio, konjac.
- Legumi come ceci, fagioli, fagiolini, lupini, lenticchie, piselli, soia, taccole.
- Frutta e verdura come asparagi, broccoli, carote, cavolfiori, cavoli, spinaci, pomodoro, porri, funghi, frutta secca, frutti di bosco, pere, prugne, uva passa.
- Pesce e frutti di mare tra cui tonno, aringhe, crostacei, salmone, sgombro, capesante, cozze, ostriche, molluschi.
- Carne e salumi in scatola, carne alla brace, frattaglie, cotechino, speck, wurstel, zampone, tutti i salumi con additivi.
- Latticini stagionati affumicati, fusi, formaggini, gorgonzola, sottilette.
- Oli e condimenti come aceto di vino, balsamico, margarina, olio di arachidi, girasole, semi, mais, cocco, palma, semi di canapa, lino, sesamo, noce, mandorle, avocado, vinacciolo, macadamia.
Consigli per la gestione della dieta:
- Nonostante le restrizioni, è importante mantenere una dieta equilibrata e nutriente.
- Utilizzare pentole di vetro o ceramica invece di quelle in acciaio inox.
- Tenere traccia dei sintomi e della reazione del corpo agli alimenti reintrodotti.
Strategie di reintroduzione degli alimenti e monitoraggio dei sintomi
- Iniziare reintroducendo piccole quantità di un singolo alimento e osservare eventuali reazioni per alcuni giorni prima di provare un altro alimento.
- Tenere un diario alimentare dettagliato può aiutare a identificare gli alimenti che scatenano i sintomi.
- Cominciare con alimenti che hanno generalmente un contenuto più basso di nichel.
Monitoraggio dei sintomi:
- Attenzione ai sintomi comuni (eruzione cutanea, prurito, disturbi digestivi o altri segni di reazione allergica)
- Consultare un medico in caso di reazioni gravi o persistenti
- Essere consapevoli di come il corpo reagisce agli alimenti reintrodotti è cruciale per gestire la dieta a lungo termine.
Reintroduzione del nichel nella dieta e piano alimentare a lungo termine
Dopo un periodo di restrizione alimentare, la reintroduzione graduale del nichel nella dieta è un passo cruciale per valutare la tolleranza individuale e sviluppare un piano alimentare sostenibile a lungo termine.
Processo di reintroduzione:
- Iniziare con cautela reintroducendo un solo alimento ad alto contenuto di nichel alla volta, iniziando con quantità molto piccole.
- Monitoraggio attento osservando attentamente qualsiasi reazione o cambiamento nei sintomi per alcuni giorni dopo l’introduzione di ogni nuovo alimento.
- Se non si verificano reazioni negative, aumentare gradualmente la quantità dell’alimento reintegrato e, successivamente, introdurre un nuovo alimento.
Con un monitoraggio attento e una pianificazione accurata, è possibile vivere una vita piena e sana riducendo al contempo i sintomi associati alla sensibilità al nichel.
Le informazioni sulle diete sono fornite dalla dott.ssa Jessica Inserra. Prima di adottare qualsiasi dieta, consultare il proprio professionista di fiducia